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Quanto deve costare il tuo gelato? La guida definitiva per non sbagliare il prezzo.

  • info594312
  • 13 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Uno degli errori più comuni in gelateria è quello di fissare prezzi troppo bassi per paura di perdere clienti. Ma quanto dovrebbe costare davvero un chilo di gelato? E come stabilire un prezzo corretto che garantisca margini adeguati senza penalizzare le vendite?

In questo articolo analizziamo il ruolo strategico del prezzo e come impostarlo nel modo giusto per far crescere il tuo business in maniera sostenibile.


Il prezzo giusto: perché molti gelatieri sbagliano?

Spesso il prezzo viene stabilito osservando i concorrenti o mantenendo lo stesso valore per anni, senza considerare i costi reali di produzione e gestione. Questo approccio porta a margini di guadagno troppo bassi e, nel lungo periodo, rende difficile mantenere la qualità del prodotto e far crescere l’attività.

Molti gelatieri temono che alzare i prezzi possa allontanare i clienti. Ma la realtà è ben diversa:


  • Il cliente si lamenta sempre: qualsiasi prezzo sceglierai, ci sarà sempre chi si lamenta. Ma lamentarsi non significa smettere di acquistare.

  • Prezzi più alti attirano clienti migliori: un prezzo più alto viene spesso percepito come sinonimo di qualità. Se il tuo gelato è davvero eccellente, sarà apprezzato anche con un prezzo più alto.

  • I clienti che guardano solo il prezzo non sono fedeli: se qualcuno sceglie una gelateria solo per il prezzo basso, è destinato a cambiare appena ne trova una più economica. Meglio puntare su clienti che scelgono la qualità.





Come stabilire il prezzo del tuo gelato?

Per determinare il giusto prezzo di vendita, bisogna tenere in considerazione diversi fattori:

Costo delle materie prime: non solo il prezzo degli ingredienti principali, ma anche dei semilavorati e dei prodotti complementari.

Costi di gestione: affitto, utenze, personale e tutto ciò che incide sul mantenimento della gelateria.

Strategia di posizionamento: vuoi essere percepito come una gelateria di alta qualità o competere sul prezzo più basso?

Margine di guadagno desiderato: il fatturato è importante, ma ciò che conta davvero è quanto rimane in tasca alla fine dell’anno.




L’effetto di un piccolo aumento di prezzo

Facciamo un esempio concreto per capire meglio l’impatto di un aumento di prezzo.

Immaginiamo una gelateria che fattura 200.000 euro all’anno, con un margine netto del 30% (quindi un guadagno di 60.000 euro netti).

Se questa gelateria aumentasse i prezzi del 10%, senza perdere clienti, il fatturato salirebbe a 220.000 euro. Ma quei 20.000 euro in più sarebbero quasi interamente guadagno netto, perché i costi fissi restano invariati.

Dopo aver tolto l’IVA, il margine netto aumenterebbe di 18.000 euro, portando il guadagno totale da 60.000 a 78.000 euro. In altre parole, un piccolo ritocco dei prezzi ha generato un 30% di utile netto in più.

E questo senza cambiare nulla nella gestione dell’attività.


Il prezzo non è solo un numero, ma una leva di marketing potentissima. Prezzi troppo bassi rischiano di comunicare un’idea di scarsa qualità, mentre un prezzo leggermente più alto può rafforzare la percezione di esclusività e artigianalità.

Molti gelatieri temono di perdere clienti aumentando i prezzi, ma spesso succede il contrario: un posizionamento più alto attira clienti disposti a pagare di più per un prodotto eccellente.


Aumentare i prezzi senza una strategia è rischioso, ma con un metodo strutturato è possibile migliorare la redditività della gelateria senza perdere clienti.


Nel Metodo BIS, insegno ai gelatieri a trovare il giusto equilibrio tra prezzo, margini e percezione del valore, garantendo un business sano e sostenibile.


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