Per un gelato perfetto, stabilizzante puro o base 50?
- info594312
- 11 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Nel mondo della gelateria artigianale, pochi argomenti generano più dubbi e discussioni degli stabilizzanti. C’è chi li considera essenziali per garantire struttura e texture, e chi invece vorrebbe evitarli per ottenere un’etichetta più pulita. Ma è davvero possibile farne a meno? E quando si usano, meglio optare per stabilizzanti puri o per una base 50, 100 o 200?
Facciamo chiarezza su questo tema partendo da un punto fondamentale: gli stabilizzanti non sono il nemico, anzi, se usati correttamente, sono strumenti preziosi per migliorare il gelato e garantirne la qualità.
Cosa sono gli stabilizzanti e perché servono nel gelato
Gli stabilizzanti si dividono in due categorie principali:
Addensanti: trattengono l’acqua nel gelato, evitando la formazione di cristalli di ghiaccio e migliorando la cremosità.
Emulsionanti: legano acqua e grassi, creando una struttura più liscia e uniforme.
Senza stabilizzanti, la struttura del gelato risulterebbe meno stabile e più soggetta a difetti. Per fare un paragone, sarebbe come cercare di fare la crema pasticcera senza amido: il risultato non sarebbe lo stesso.
Gli addensanti più comuni sono:
Farina di semi di carrube
Farina di guar
Semi di tara
Agar agar
Gli emulsionanti più usati sono invece:
Lecitina di girasole
Tuorlo d’uovo
Ogni ingrediente ha una funzione specifica ed è fondamentale bilanciarli nel modo giusto per ottenere un gelato perfetto.
Qui arriviamo a un punto chiave: è meglio utilizzare stabilizzanti puri o basi già pronte?
Le basi 50, 100 o 200 sono miscele che contengono stabilizzanti, zuccheri, latte in polvere e altri ingredienti. Possono semplificare il lavoro, ma hanno uno svantaggio importante: non permettono di avere un controllo completo sulla ricetta.
Scegliere stabilizzanti puri offre diversi vantaggi:
Maggiore controllo sugli ingredienti
Possibilità di bilanciare la ricetta con precisione
Qualità costante nel tempo, senza variazioni impreviste
Le basi pronte possono essere una scorciatoia utile per chi cerca praticità, ma se l’obiettivo è ottenere un prodotto davvero personalizzato e costante, lavorare con stabilizzanti puri è la scelta migliore.
Nel Metodo BIS, insegno proprio come bilanciare al meglio ogni elemento per ottenere la struttura perfetta.
Posso fare a meno degli stabilizzanti?
Questa è una domanda frequente, e la risposta è sì, tecnicamente si può fare. Ma ne vale la pena?
Un gelato senza stabilizzanti:
Cristallizza più velocemente
Perde cremosità e risulta più freddo al palato
Ha una durata inferiore in vetrina
Molti gelatieri scelgono di eliminarli per ottenere un’etichetta più corta, ma senza un’alternativa valida si rischia di compromettere la qualità del prodotto. Il punto non è eliminare gli stabilizzanti, ma imparare a usarli nel modo corretto.
Alcuni accorgimenti fondamentali:
Attivazione termica: la maggior parte degli addensanti funziona meglio a caldo, quindi è importante riscaldarli per ottenere il massimo dell’efficacia.
Bilanciamento con gli emulsionanti: combinare addensanti ed emulsionanti aiuta a ottenere una texture più omogenea.
Personalizzazione della ricetta: ogni formula va bilanciata in base al tipo di gelato e alle esigenze del laboratorio.
Nel Metodo BIS, aiuto altro gelatieri perfezionare questa tecnica per ottenere un gelato stabile, cremoso e impeccabile.
Gli stabilizzanti non sono un compromesso, ma un supporto per migliorare la qualità del gelato. L’obiettivo non è evitarli, ma utilizzarli in modo consapevole per ottenere il massimo dal proprio prodotto.
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